Sacroileite

L’osso sacro si trova alla base della colonna vertebrale la quale gli trasmette tutte le forze longitudinali che agiscono al di sopra di esso. Bilateralmente l’osso sacro si articola con le ossa iliache del bacino mediante le articolazioni sacroiliache, tramite le quali distribuisce e trasmette le forze discendenti, ricevute tramite la colonna vertebrale, ai due emibacini e, consequentemente, alle articolazioni coxo-femorali (tra femore e bacino) e agli arti inferiori. Allo stesso modo, in senso inverso, le forze ascendenti provenienti dagli arti inferiori vengono trasmesse al bacino, al sacro e alla colonna vertebrale.

ARTICOLAZIONE SACROILIACA. VISTA ANTERIORE (Autore: Henry Vandyke Carter 1858)
ARTICOLAZIONE SACROILIACA. VISTA POSTERIORE (Autore: Henry Vandyke Carter 1858)
ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE. VISTA ANTERIORE. (Autore: Henry Vandyke Carter 1858)
ARTICOLAZIONE COXOARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE. VISTA POSTERIORE. (Autore: Henry Vandyke Carter 1858)

.LE ARTICOLAZIONI SACROILIACHE[1]Levangie, Pamela K., and Cynthia C. Norkin. Joint structure and function: a comprehensive analysis. FA Davis, 2011.

Le superfici articolari del sacro hanno forma auricolare (a ”C”) e sono ricoperte di uno strato di cartilagine ialina. Anche le superfici articolari iliache hanno forma auricolare. Lo strato di cartilagine che le ricopre è più sottile di quello delle superfici articolari del sacro e spesso viene descritto essere di fibrocartilagine ma il Gray’s Anatomy[2]Horan, F. Gray’s Anatomy. The anatomical basis of clinical practice. Edited by Susan Standring Pp. 1551. Illinois. Churchill Livingstone Elsevier, 2008. ISBN: 978-0-443-06684-9.£ 99. 2009 983-983., fonte estremamente autorevole, sostiene si tratti di cartilagine ialina. Il dibattito è tuttora in corso. 

Le ASI sono stabilizzate da un complesso e potente sistema legamentoso: 

  • I legamenti sacroiliaci anteriore, interosseo e posteriore, direttamente associati alle ASI 
  • I legamenti ileolombare, sacrospinoso e sacrotuberoso, indirettamente associati alle ASI

I legamenti sacroiliaci sono rinforzati da espansioni fibrose dei seguenti muscoli, chcontribuiscono alla stabilità dell’articolazione:

  • quadrato dei lombi
  • erettore della colonna
  • grande e piccolo gluteo
  • piriforme
  • iliaco
ERETTORE DELLA COLONNNA
GRANDE GLUTEO
PICCOLO GLUTEO E PIRIFORME
ILIACO
QUADRATO DEI LOMBI

I legamenti sacroiliaci anteriori vengono considerati, dal Gray’s Anatomy, legamenti capsulari , per via delle loro intime connessioni con i margini anteroinferiori della capsula articolare[3]Horan, F. Gray’s Anatomy. The anatomical basis of clinical practice. Edited by Susan Standring Pp. 1551. Illinois. Churchill Livingstone Elsevier, 2008. ISBN: 978-0-443-06684-9.£ 99. 2009 983-983.. I legamenti sacroiliaci interossei sono il legame strutturale maggiore delle ASI.

La capsula articolare, rinforzata dai legamenti sacroiliaci anteriori, protegge efficientemente la  porzione ventrale ventrale delle ASI. Nelle aree dorsali delle ASI però, dove questi elementi di rinforzo sono assenti, possono prodursi delle soluzioni di continuità della struttura capsulare che permettono la fuoriuscita dall’articolazione di sostanze fluide intrarticolari che vengono così in contatto con le strutture extrarticolari circostanti.[4]Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856. 

Ossa iliache (Credits: Anatomography. Source: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Hip_bone_animation2.gif)

L’articolazione sacro-iliaca causa dolore nella zona lombare e glutea in circa il 15% della popolazione. La diagnosi differenziale non è semplice perché il dolore lombare può avere diverse cause a monte (vedi lombalgie).  [5]Dreyfuss, Paul, et al. Sacroiliac joint pain. JAAOS-Journal of the American Academy of Orthopaedic Surgeons 12.4 2004 255-265..

CAUSE DI SACROILEITE[6]Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856.

  • Meccaniche,  di origine posturale, che creano un’eccessiva sollecitazione all’articolazione sacro-iliaca.
  • Traumi diretti e indiretti (infortuni, cadute, ecc.);
  • Artrosi
  • Gravidanza: sacroilite piogena(Almoujahed, Mohammad O., Riad Khatib, and Joseph Baran. Pregnancy-associated pyogenic sacroiliitis. Case report and review. Infectious diseases in obstetrics and gynecology 11.1 2003 53-57.))o posturale.
  • Di tipo infettivo 
  • Artriti (spondilite anchilosante, artrite reumatoide, gotta, lupus eritematoso sistemico, malattia di Reiter);
  • Malattie croniche intestinali (come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa);
  • Problemi viscerali: colon irritabile, problemi ovarici, dolore pelvico
  • Abuso di droghe[7]Guyot, Daniel R., A. Manoli 2nd, and G. A. Kling. Pyogenic sacroiliitis in IV drug abusers. American Journal of Roentgenology 149.6 1987 1209-1211.
La fisioterapia si occupa di trattare le sacroileiti dovute a cause meccaniche di origine posturale, a traumi diretti e indiretti e artrosi. 

DIAGNOSI DIFFERENZIALE[8]Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856.

L’architettura anatomica della struttura capsulare delle ASI, per via della sua suscettibilità a perdite di compattezza nelle aree dorsali, può essere veicolo di trasmissione di eventuali patologie intrarticolari all’esterno, contribuendo alla diffusione del dolore di origine sacroiliaca anche in altre aree:

  • ai muscoli che forniscono le loro espansioni fibrose a supporto dei legamenti sacroiliaci
  • ai muscoli bicipite femorale e psoas

Questa dinamica può coinvolgere anche le strutture nervose, come il plesso lombosacrale (fibre provenienti dalle radici L4-L5) o il plesso sacrale dorsale, causando processi irritativi di tipo acuto.  Inoltre i rami lombosacrali dorsali che innervano l’articolazione sacroiliaca stessa, posono contribuire ad esacerbare il dolore sacroiliaco[9]Vleeming A, Schuenke MD, Masi AT, Carreiro JE, Danneels L, Willard FH 2012 The sacroiliac joint. An overview of its anatomy function and potential clinical implications. J Anat 221 6 537–67[10]Egund N, Jurik AG 2014 Anatomy and histology of the sacroiliac joints. Semin Musculoskelet Radiol 18 3 332–9.

Per questi motivi, la sacroileite acuta può mimare altri condizioni patologiche come:

  • lombalgia acuta con o senza coinvolgimento radicolare
  • artrite acuta dell’anca
  • borsite trocanterica 
  • addome acuto

L’esame fisico con la palpazione diretta delle ASI e l’esecuzione di manovre sollecitino (FABER test) sono fondamentali ai fini della diagnosi. Nei casi in cui il quadro clinico e l’esame fisico siano dubbi il medico può ricorrere alla diagnostica per immagini[11]Braun J, Sieper J, Bollow M 2000 Imaging of sacroiliitis. Clin Rheumatol 19 51–7 :

  • Scintigrafia ossea con tecnezio per indagare la localizzazione del processo patologico a livello delle ASI
  • TAC e, in particolare, la risonanza magnetica (RM) delle ASI possono essere impiegate per valutare il grado di estensione del processo patologico, per valutare la presenza di complicazioni e per escludere altre possibili diagnosi come le fratture sacrali da stress. La RM risulta essere un esame affidabile in particolare nella visualizzazione delle erosioni articolari nella spondiloartropatia sieronegativa precoce e permette di differenziare la sacroileite attiva da quella cronica[12]Puhakka, K. Bøcker, et al. Imaging of sacroiliitis in early seronegative spondylarthropathy. Assessment of abnormalities by MR in comparison with radiography and CT. Acta Radiologica 44.2 2003 … Continue reading.

SACROILEITE ACUTA[13]Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856.

SACROILEITE PIOGENICA[14]Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856. 

La sacroileite piogenica (piogenico: che provoca una reazione flogistica purulenta), è’ di gran lunga la causa più frequente di sacroileite acuta. Può verificarsi in qualsiasi fascia di età ma è più frequente tra i 20 e 30 anni. In 2/3 dei pazienti ha un esordio “espolosivo” e unilaterale. Tipicamente comprende febbre alta, ma in alcuni casi può essere anche moderata. La febbre, in corso di sacroileite acute, dovrebbe sempre far sospettare una sacroileite piogenica ma l’assenza di febbre in realtà no esclude la possibilità di una sacroileite settica, in particolar in presenza di valori significativamente eleveti di VES e PCR (proteina C reattiva). Il dolore, forte e continuo, origina dall’articolazione sacroiliaca colpita e si avverte più spesso nella zona dei glutei, della schiena e/o all’anca. Talvolta può irradiarsi fino alla gamba. Nel 10% dei pazienti è presente dolore addominale acuto, localizzato nei quadranti inferiori. 

Nei casi gravi, il paziente può non essere in grado di camminare e in posizione supina tende a tenere l’arto extraruotato per spasmo del muscolo piriforme. Nei casi meno gravi solitamente il paziente deambula con zoppia per sfuggire al carico sull’emilato colpito. 

Il test di FABER può può scatenare un dolore lancinante. La mobilizzazione dell’anca solitamente non presenta limitazioni e questo permette di escludere patologie acute a carico dell’articolazione coxo-femorale. 

Gli esami di laboratorio mostrano generalmente elevati valori di VES e della proteina C-reattiva (CRP). La leucocitosi è meno tipica e si osserva solo in circa la metà dei casi.

Sacroileite da BRUCELLOSI[15]Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856.

Nella BRUCELLOSI[16]Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856., La sacroileite è la localizzazione osteoarticolare più frequentemente e viene riscontrata in oltre il 10% dei pazienti. Può essere di tipo settico o reattivo.

SACROILEITE INFIAMMATORIA[17]Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856.

  • da artrite reattiva
  • post-partum
  • Sacroileite nell’artrite reattiva è un reperto frequentemente evidenziato da radiografie e dalle scintigrafie ossea ma solitamente è asintomatica. Solo raramente sono stati riscontrati casi di sacroileite acuta nel corso di un’artrite reattiva. La sindrome dolorosa della sacroileite acuta, di origine infiammatoria, può essere molto difficile da distinguere da quella della sacroileite piogenica, anche se la febbre nella prima è meno elevata rispetto alla seconda, la stessa cosa accade per la PCR (proteina C reattiva) e la VES (velocità di eritrosedimentazione) e l’infiammazione non coinvolge le strutture dei tessuti molli adiacenti.  La scintigrafia ossea è utile per dimostrare la distribuzione del processo infiammatorio all’articolazione sacroiliaca e al resto dello scheletro. La TC può evidenziare le irregolarità/erosioni dell’articolazione sacroiliaca e il rigonfiamento della capsula articolare mentre l’edema del midollo osseo, l’entesite, la sinovite e la capsulite dell’ASI sono visibili con la RM. Possono essere colpite non soltanto entrambe le articolazioni sacroiliache ma anche altre articolazioni e le entesi sono frequentemente coinvolte. L’anamnesi di una recente infezione gastrointestinale o  genitourinaria e/o di manifestazioni extra-articolari caratteristiche dell’artrite reattiva, come la congiuntivite o il cheratoderma possono essere fondamentali per la diagnosi.
  • sacroileite infiammatoria acuta postpartum. Si verifica pochi giorni dopo il parto e si associa a febbre, leucocitosi, VES elevata

SACROILEITI GOTTOSE E DA CPPD[18]Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856.

Sono artropatie metaboliche dette anche “da deposito di cristalli”. Nella gotta i cristalli sono di urato e nella CPPD di calcio pirofosfato. Il loro deposito all’interno delle articolazioni è all’origine del processo patologico articolare. 

SACROILEITI ASSOCIATE A NEOPLASIE.

La sacroileite acuta rientra tra le sindromi reumatiche associate ad alcuni tipi di neoplasie ematologiche[19]Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856.

Note

Note
1 Levangie, Pamela K., and Cynthia C. Norkin. Joint structure and function: a comprehensive analysis. FA Davis, 2011.
2, 3 Horan, F. Gray’s Anatomy. The anatomical basis of clinical practice. Edited by Susan Standring Pp. 1551. Illinois. Churchill Livingstone Elsevier, 2008. ISBN: 978-0-443-06684-9.£ 99. 2009 983-983.
4, 6, 8, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19 Slobodin, Gleb, et al. Acute sacroiliitis. Clinical rheumatology 35 2016 851-856.
5 Dreyfuss, Paul, et al. Sacroiliac joint pain. JAAOS-Journal of the American Academy of Orthopaedic Surgeons 12.4 2004 255-265.
7 Guyot, Daniel R., A. Manoli 2nd, and G. A. Kling. Pyogenic sacroiliitis in IV drug abusers. American Journal of Roentgenology 149.6 1987 1209-1211.
9 Vleeming A, Schuenke MD, Masi AT, Carreiro JE, Danneels L, Willard FH 2012 The sacroiliac joint. An overview of its anatomy function and potential clinical implications. J Anat 221 6 537–67
10 Egund N, Jurik AG 2014 Anatomy and histology of the sacroiliac joints. Semin Musculoskelet Radiol 18 3 332–9
11 Braun J, Sieper J, Bollow M 2000 Imaging of sacroiliitis. Clin Rheumatol 19 51–7
12 Puhakka, K. Bøcker, et al. Imaging of sacroiliitis in early seronegative spondylarthropathy. Assessment of abnormalities by MR in comparison with radiography and CT. Acta Radiologica 44.2 2003 218-229.