Ernia del disco

I dischi intervertebrali[1]Raj, P. Prithvi. Intervertebral disc. Anatomy‐physiology‐pathophysiology‐treatment. Pain Practice 8.1 2008 18-44.sono strutture formate da un nucleo centrale (nucleo polposo) circondate da un anello fibroso. Hanno uno spessore di circa 7-10 mm e un diametro di 4 cm. Il nucleo polposo è formato da una sostanza gelatinosa contenente fibre di collagene, elastina e aggrecano (proteina capace di legare grandi quantità di acqua) altamente idratato. Il nucleo polposo, in condizioni fisiologiche, è composto all’88% di acqua.  Lanello fibroso è formato da 15-25 anelli concentrici di fibro-cartilagine e ha lo scopo di contenere il nucleo polposo centrale e conferire resistenza all’intera struttura.

I dischi intervertebrali si trovano tra i corpi vertebrali con i quali costituiscono le articolazioni principali della colonna vertebrale e occupano un terzo della sua altezza. Tra le prime due vertebre cervicali (atlante ed epistrofeo) e tra le vertebre dell’osso sacro e del coccige non sono presenti. I dischi intervertebrali trasmettono costantemente i carichi derivanti dal peso corporeo e dall’attività muscolare attraverso la colonna vertebrale e nel farlo funzionano da veri e propri ammortizzatori biologici. Conferiscono inoltre flessibilità al rachide consentendo movimenti di flesso-estensione e di inclinazione laterale ma anche di rotazione.

DISCO INTERVERTEBRALE. (Credits: OpenStax College; Source: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:716_Intervertebral_Disk.jpg)

L’ernia del disco consiste nella protrusione del materiale gelatinoso del disco (nucleo polposo) attraverso l’annulus fibroso. In molti casi poi avviene un graduale riassorbimento del materiale espulso, soprattutto nel caso delle discali più voluminose. Il 50% dei pazienti con ernia discale sintomatica accertata va incontro a remissione della sintomatologia entro 1-6 mesi senza la necessità di ricorrere ad intervento chirurgico, [2]Brotzman, S. Brent, and Robert C. Manske. Clinical orthopaedic rehabilitation e-book. An evidence-based approach-expert consult. Elsevier Health Sciences, 2011..

CLASSIFICAZIONE IN RAPPORTO AL GRADO DI FUORIUSCITA DEL MATERIALE ERNIATO

A:  disco normale

B: avviene una distensione dell’annulus (anello fibroso), per il dislocamento del nucleo, con  protrusione del disco intervertebrale

C: la successiva rottura radiale dell’annulus permette al nucleo di protrudere completamente attraverso l’annulus e di sistemarsi davanti al legamento longitudinale. Si vede un’ernia discale contenuta

D: protrusione di parte del nucleo polposo attraverso il legamento longitudinale posteriore: ernia protrusa o espulsa o non contenuta

E: infine, un pezzo di nucleo polposo si separa e migra per formare un’ernia sequestrata.

CLASSIFICAZIONE IN RAPPORTO ALLA SEDE TOPOGRAFICA IN RIFERIMENTO AL DISCO E ALLE VERTEBRE ENTRO LE QUALI ESSO SI TROVA

  • MEDIANA, quando l’erniazione è rivolta posteriormente lungo la linea mediana;
  • PARAMEDIANA, quando l’erniazione è posteriore e leggermente deviata lateralmente rispetto alla linea mediana;
  • LATERALE, quando è marcatamente distante dalla linea mediana;
  • INTRAFORAMINALE, quando interessa il forame di coniugazione attraverso cui passano le radici nervose che fuoriescono dal rachide;
  • EXTRAFORAMINALE, quando la rottura dell’anulus avviene in un punto più laterale rispetto al forame di coniugazione.
ERNIA DEL DISCO. VERTEBRA CERVICALE. (Credits: ACDF_coronal_english.png: user:debivort; derivative work: Waglione (talk); Source: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:ACDF_coronal_english.png

CLASSIFICAZIONE IN RAPPORTO ALLA SEDE TOPOGRAFICA IN RIFERIMENTO AL RACHIDE

Note

Note
1 Raj, P. Prithvi. Intervertebral disc. Anatomy‐physiology‐pathophysiology‐treatment. Pain Practice 8.1 2008 18-44.
2 Brotzman, S. Brent, and Robert C. Manske. Clinical orthopaedic rehabilitation e-book. An evidence-based approach-expert consult. Elsevier Health Sciences, 2011.